Supercomputer: la Cina batte i record

Sunway TaihuLight è questo il nome del supercomputer più potente al mondo completamente ideato e costruito in Cina. Esatto, è tutto made In China, è così che la Sunway ha voluto dimostrare le capacità della ricerca cinese,basando la costruzione del nuovo “mostro” del calcolo su CPU completamente cinesi, anzichè utilizzare come da tradizione sui precedenti supercomputer le CPU statunitensi prodotte da Intel. Parlando di numeri, ricordiamo che il Sunway Taihulight è composto da 41 mila chip Sunway SW26010 con ognuno ben 260 core, per un totale di oltre 10,65 milioni di core complessivi operanti alla frequenza di 1,45 Ghz. Il tutto è coadiuvato da 1,3 petabyte di RAM. Si tratta di un fuori classe del calcolo che sfoggia una performance di 93 Teraflops, quasi il Triplo rispetto alle performance dell’ex top dei supercomputer (tra l’altro anch’esso cinese, ma con CPU Intel Xeon) e il tutto, è offerto ad un costo di “soli” 15 Megawatt/ora, comunque meno rispetto ai circa 17 Megawatt/ora richiesti nella precedente configurazione ed ex campione dei supercomputer Tiahne-2.Si tratta sicuramente di una dimostrazione di forza ai competitor statunitensi, sopratutto dopo che gli USA hanno imposto un ban alle esportazioni di chip ad alte prestazioni verso il suolo cinese. Gli usi di questo PC saranno vari e spazieranno dal campo biologico alla modellazione terrestre ed in particolare all’analisi del clima e allo studio dei terremoti argomento molto interessante se si considera che il suolo cinese è ampiamente interessato da tali fenomeni. Gli Stati Uniti per ora accettano silenziosamente il terzo posto nella classifica dei supercomputer più potenti del mondo, come è possibile vedere qui di seguito:

Ma dietro a questo silenzio senza dubbio si cela una frenetica ricerca da parte degli americani, per dare una risposta al Sunway Taihulight, ma questa volta made in USA. Noi resteremo in attesa, il mondo dei supercomputer è vario e muta giorno dopo giorno e l’interesse della Cina in questo campo si è manifestato solo ultimamente e in maniera prepotente. Riusciranno i cinesi a spodestare dal trono l’ormai veterana Intel?